Mostra Fotografica “1960, La Costruzione Dell’Albergo Centrale” foto di Bruno Grandinetti

 

La costruzione dell’Albergo Ristorante Centrale a Potenza Picena nel 1960

Foto di Bruno Grandinetti (*)

Nel 1959 il Comune di Potenza Picena, Sindaco il maestro Lionello Bianchini, affidò l’incarico all’architetto Marone Marcelletti di Macerata di redigere un progetto di costruzione di un nuovo fabbricato in Piazza Giacomo Matteotti, per ospitare l’Albergo Ristorante Centrale.

Il nuovo fabbricato venne costruito abbattendo in Piazza Matteotti il fabbricato che ospitava la sede di Vigili Urbani, il Caffè gestito dalle sorelle Rossi, Jole e Licia dette “le rocche” ed al piano superiore il Caffè cittadino gestito da Vera Melatini, il CRAL, cioè il dopolavoro della nostra città.

Inoltre dal versante di Via Mugellini si trovava il negozio di generi alimentari di Igino Ciuccarelli, mentre dal lato di Piazza G. Garibaldi, chiamata da tutti “Piazzetta delle erbe”, venne abbattuta la struttura che ospitava il bancone in pietra dove si vendevano frutta e verdura ed il locale dove si vendeva il pesce. Tra il fabbricato di Piazza Matteotti e quello di Piazza Garibaldi era presente un’arena dove si poteva ballare ed organizzare il cinema all’aperto d’estate. In questo spazio si svolgeva ogni anno anche la Festa dell’Unità organizzata dal PCI di Potenza Picena.

Giacomo Matteotti anticamente ospitava la Pieve di S. Stefano, elevata ad Insigne Collegiata nel 1754 ed abbattuta nel 1796, mentre in Piazza Garibaldi era presente la chiesa di S. Rocco, abbattuta nel 1888. Durante i lavori di costruzione dell’Albergo Ristorante Centrale sia in Piazza Matteotti che il Piazza Garibaldi emersero molti resti umani, ossa, dei cimiteri che si trovavano nelle due chiese.

I lavori di costruzione dell’Albergo Centrale furono appaltati all’ Impresa Edile di Armando Ricciardi, il padre di Enrico e Mario ed il Direttore dei lavori era l’Ingegnere Raoul Moschini, padre del Geometra Bruno Moschini.

I lavori di costruzione dell’Albergo Ristorante centrale andarono avanti fino al 1963 e costarono 24.000.000 di lire.

L’Albergo all’inizio disponeva di 12 camere, con un grande salone per i banchetti sotto ed un altro salone sopra, il quale venne trasformato in 7 camere; all’esterno, verso Piazza Garibaldi, si trovavano due terrazzi, uno coperto, che veniva utilizzato d’estate per i banchetti ed uno scoperto sopra. Dal terrazzo sotto vennero ricavati un loggiato e 6 negozi, che vennero affittati al Bar di Vera Melatini, all’Agenzia di pratiche automobilistiche di Domenico Zucchini, al negozio di articoli elettrici di Giancarlo Rinaldelli, al barbiere Romeo Renzi ed al negozio di generi alimentari di Igino Ciuccarelli.

In Piazza Matteotti, invece, parte dei locali del nuovo fabbricato dell’Albergo vennero concessi in locazione al Bar delle sorelle Rossi (il locale oggi occupato dalla farmacia comunale).

La gestione dell’Albergo venne affidata fin dall’inizio dal nostro comune a privati. Tra i gestori si ricordano Francesca Barbera e Giuseppe Borroni, che ospitarono nelle camere dell’Albergo anche gli operai delle Acciaierie di Terni nel periodo estivo, Giuseppe Torresi di Civitanova Marche, Athos Conconi e la Società Val Sole srl della Bontempi, che lo utilizzava per la mensa aziendale della ditta.

La struttura rimase inutilizzata per molti anni ed il comune decise di venderla all’Impresa Edile di Giuseppe Castagna, rimanendo proprietario dei negozi che si trovavano in Piazza Garibaldi e dei locali oggi occupati dalla farmacia comunale e dalla Pro-Loco di Potenza Picena.

Lunedì 5 agosto, alle ore 19, verrà inaugurata la mostra fotografica “1960. La costruzione dell’albergo centrale”, organizzata dal Fotoclub Potenza Picena in collaborazione con l’evento curato dal R’N’R Bonsai Festival. L’allestimento avrà luogo presso la Sala Boccabianca di Potenza Picena.Le fotografie di Bruno Grandinetti documentano la costruzione del nuovo edificio, avvenuta dopo la demolizione delle strutture situate in piazza Matteotti, che ospitavano la sede dei Vigili Urbani e il Caffè gestito dalle sorelle Rossi. In Piazza Garibaldi, invece, fu abbattuta la struttura che ospitava il bancone in pietra per la vendita di frutta e verdura e il locale adibito alla vendita del pesce.

Questa serie di immagini offre uno spaccato di una parte del centro storico ormai scomparsa, che la mostra intende preservare nella memoria dei suoi abitanti.
Ingresso libero.

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